Guida un paese in uno scenario post apocalittico dopo un disastro nucleare
Siamo nell'anno 2075, il genere umano è riuscito a sopravvivere a una catastrofe nucleare e uno dei pochissimi paesi rimasti in piedi ti ha appena eletto come suo presidente. Ci sono una serie di scelte difficili da prendere e spetterà solo a te decidere. Inutile dire che, in base alle decisioni che prenderai, il paese potrà prosperare o collassare.
La linea sottile tra il successo e il fallimento
È questa la premessa più importante di Lapse: A Forgotten Future, che prende ispirazione da titoli indipendenti come Papers, Please e che, a tratti, ricorda persino simulatori di gestione come Frostpunk. In quanto a difficoltà, poi, se da una parte sarà molto complicato trovare l'equilibrio che consenta al paese di andare avanti, dall'altra sarà altrettanto difficile smettere di giocare.
Inoltre, solo questi quattro indicatori fondamentali potranno dire se meriti di restare in carica come presidente: il livello di ecologia, il modo in cui tratti i tuoi cittadini, le decisioni che prendi sull'esercito e la gestione delle finanze; e per quanto riguarda prendere delle decisioni, il gioco sarà molto simile a una sorta di Tinder della politica: dovrai scorrere a sinistra per dire di no e destra per dire di sì.
Difficile, ma estremamente coinvolgente.
È molto difficile trovare difetti in Lapse. Il gioco, infatti, è realizzato davvero molto bene: la meccanica e l'essenza estratta dai titoli sopra citati sono state adattate in modo eccellente ai comandi touch. L'unico "ma" che potremmo citare, forse, fa riferimento all'elevata curva di apprendimento e un livello di difficoltà tale da non perdonare alcun errore; tutto questo di per sé non è affatto un male, anche se ci vorrà un po' di tempo prima di iniziare a dominare il gioco.
Requisiti e informazioni aggiuntive:
- Sistema operativo richiesto: Android 4.4
- L'applicazione offre acquisti integrati.
Ciao a tutti! Mi chiamo Sergio Agudo e sono un appassionato di scienza, di informatica e di videogiochi. Fin da molto piccolo sono sempre stato fissato con i computer e con quello che in una casa spagnola degli anni 80 si chiamavano...
Alice Verni